Il corpo è la porta, il cuore è la sua serratura, e l’Amore ne è la chiave

- A cosa pensi, Rabbuni? -
Myriam era arrivata alle spalle di Gesù, mettendo fine alle sue solitarie riflessioni.

- Pensavo alla frattura di cui quasi tutti soffrono in questo mondo; pensavo agli obblighi e ai divieti che mettono in conflitto la Terra e il Cielo; pensavo all’anima umana che è capace d’inventare frontiere e colpe là dove non ve ne sono. E in ultimo, pensavo a tutte le credenze e i dogmi del mondo perché con essi, come con tutto ciò che separa, la gente si flagella senza neppure accorgersene. I dogmi sono subdoli, Myriam, e là dove c’è un dogma si annuncia la morte. Il dogma coagula, immobilizza, pietrifica… è contrario alla Vita, la quale è in perpetuo movimento. -

 

Oggi voglio partecipare al ricordo di Maria Maddalena, che a me piace chiamare Myriam, che in ebraico vuol dire “benamata”.
Myriam è la Beneamata di Gesù, la sua fiamma gemella, che Lui ha riconosciuto, guarito le ferite della sua anima, iniziato ai Misteri della Verità, e che ha scelto come sua compagna e discepola, prima tra i discepoli e prima tra le donne al suo seguito.

Myriam ha amato Gesù con un’intensità tanto forte da riuscire a sopportare tutte le critiche, i giudizi, le ostilità perfino degli altri discepoli uomini, condizionati dai costumi e dalla cultura maschilista; sentiva più importante sopra ogni altra cosa, abbeverarsi della Verità che dal Maestro sgorgava, capirla fino a fondo, sperimentarla, farne una reale pratica quotidiana. Nessun dubbio albergava in lei, il coraggio e la forza erano già presenti per le vicende del suo tormentato passato, che l’avevano vista accettare violenze ed abusi perpetrate dagli uomini della sua stessa famiglia, ingabbiati in tradizioni e schemi che asservivano l’anima e che amputavano il Femminile.

 

Come il corpo e l’anima dell’umanità, la coppa ferita che Myriam rappresentava gridava con urgenza il bisogno di essere restaurata. Questa fu la risposta che le venne data a Cana, la stessa che oggi occorre nuovamente ripetere all’umanità intera. Lo Spirito, di natura cristica, opera per la redenzione del “Sacro femminile”, la “saggezza caduta” della propria dimensione divina, a cui è necessario oggi risvegliarsi e riscoprire.
Invochiamo Myriam se vogliamo riscoprire la via che conduce alla Divinità che è celata dentro di noi. Invochiamola per sostenerci ed alimentare dentro di noi le energia del coraggio, forza, determinazione, devozione, pazienza. Invochiamola perché interceda per noi verso il Maestro Gesù ed affinché la Luce del Cristo possa presto trovare strada dentro il nostro Cuore Risorto.
Ricordate che il 22 è il suo numero...